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martedì 17 marzo 2009

Aumentare la sicurezza? Cosa si può fare?


Poco tempo fa, mi sono imbattuto in una discussione interessantissima riguardante la sicurezza sulle due ruote. Ecco riportato quel post così illuminato:


L'autore è Massimo Soldini, un socio dell' Associazione Motociclisti Incolumi.

il pezzo è tratto dalla 18° pagina del thread "Guardrail Assassini, Parliamone" nel forum FazerItalia.


" Le associazioni impegnate in merito esistono. Mi chiedo invece: esiste la coscienza del problema? esiste la volontà di prendere parte alla battaglia?
Bene, non è l'ssociazione x o y a doversi pubblicizzare su un forum ma il popolo del forum che, raggiunta coscienza e volontà di risolvere il problema, deve informarsi, affiancare chi già ha organizzato attività e raccolto informazioni o costituire, se lo ritenesse più proficuo, una propria "organizzazione".

Prendete coraggio a 4 mani, pagate telefonate di vostra tasca, scrivete a comune, polizia, carabinieri, prendete freddo andando in moto per poi tornare a casa con un nulla di fatto, con una giornata passata fuori da qualche ufficio attendendo inutilmente di essere ricevuti.
Prendete iniziativa, pagatevi una trasferta verso una delle fiere motociclistiche, fate volantinaggio, partecipate a motoraduni e mentre tutti, nella serata che li conclude , ballano, bevono, cantano, spendete fiato per fermare gente, presentare le attività della vostra associazione.
Sorbitevi i coattelli che si grattano le palle per scaramanzia mentre nel vostro giorno di ferie siete fuori ad una scuola, zainetto pieno di volantini, intenti nel convincere,parando di incidenti stradali, giovinastri viziati e presuntuosi come non mai.
Viaggiate di fortuna, fatevi ospitare, dormite sul divano di un vostro simile: tutto per essere presenti a questo o quell'avenimento, a migliaia di km da casa, solo per la passione della moto, solo per quell'amico che era in sella con voi e che ora non c'è più, solo per la voglia di vedere una buca tappata, un ferito salvato, un ferito di meno.
..potrei continuare per molto ancora con questo elenco di cose che in parte ho fatto, faccio e farò io in prima persona, che in parte vengono fatte costantemente da altri, come me, dell'Ami o di altre organizzazioni ; ma so per certo che non servirebbe un elenco più lungo e forse non serve nemmeno quello già fatto: molte di queste cose le avete fatte anche voi!
Provate a ri-farle, semplicemente a pensarci su, a parlarne a qualcun altro, fra un turno d pista e l'altro o magari durante una pausa di un giro in moto su per i colli.

Poi tornate qui, rileggete queste 19 pagine.
"Solo" questo vi chiedo , senza voler criticare, senza sentirmi migliore, ma solo in parte più navigato.

Grazie a tutti per l'attenzione e perdonate le frasi pungenti, scusatemi sul serio se vi siete sentiti offesi: vi assicuro, se l'ho fatto, l'ho fatto solo per pungervi sul vivo, per muovervi a salire sulla barca, la stessa mia barca su cui vi ho sempre considerato. "

Massimo Soldini
socio AMI(Associazione Motociclisti Incolumi)

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