Consigli d'uso

Questo blog è diventato ormai relativamente lungo. Scorretelo in basso! Vale assolutamente la pena, vedere i post meno recenti, sono i più istruttivi. Sono i post il cui messaggio ha stimolato la realizzazione di questo blog. La consultazione è consigliata, dal basso, verso l'alto!
Vi ringrazio per il vostro tempo, e vi riavverto.. alcune immagini sono forti... ma, per loro natura, capaci di impedire alla vostra "vena" di chiudersi, e salvare una vita.


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giovedì 26 febbraio 2009

Think! Pensa!

Questo è un video nel puro spirito di Accendi il cervello! Simpatico, corto, e molto istruttivo.
La morale è che i pericoli sulla strada ci sono (gasolio, furgoni che non mettono la freccia, curve pericolose che stringono più di quanto si pensi, dossi invisibili, autotreni, margherite fresche di mucca, trattori.. e non solo), e in un mondo ideale sarebbero segnalati, ma così non è, e quindi, bisogna sempre accendere il cervello, e prevedere tutte le possibilità probabili e improbabili che ci possiamo trovare a dovere affrontare.
Buona visione!


Impennare? Ecco perchè non farlo

In questo video, si vede una impennata lunghissima di uno che evidentemente "ci sa fare". Il motociclista impenna per diverse centinaia di metri, e, quando passa accanto ad un gruppo di persone, butta giù la moto, perde l'equilibrio, atterra con la ruota storta e con la mano sulla manopola del gas, che gli fa prendere ciclicamente velocità. Dopo molti capitomboli prenderà un sacco di colpi, ma sembra essersela cavata. ciò che l'ha salvato è il fatto di non essere andato contro a nulla, e l'aver indossato un minimo di abbigliamento protettivo.
La cosa rara di questo video è la prospettiva. Ci si riesce ad immedesimare nel malcapitato, e questo può farci capire cosa significa cadere a quella velocità.






Ne valeva la pena?
indice e medio a V,
Leonardo.

martedì 10 febbraio 2009

Evitate i litigi con gli automobilisti. Il rischio è fatale.



Nella giornata di ieri, un ragazzo di 29 anni è morto a Pescara.

Andava in moto (un Yamaha 600), ed è scoppiato un diverbio con un automobilista, alla guida di una Fiat Punto.
E' successa la cosa che nessuno riterrebbe sensata o concepibile.
A quanto pare, (e poi le indagini stabiliranno meglio la dinamica), l'automobilista ha speronato la moto spingendola contro un guard rail.
Andrea Norscia, 29 anni, si è procurato un profondo taglio che ha reso inutile l'invervendo del 118.

le uniche parole che mi vengono da dire sono condoglianze per la famiglia.

Spero vivamente che la pena che verrà applicata sarà quella per omicidio aggravato da futili motivi. 25 anni, in cui le strade conteranno un assassino in meno.

Nella mia esperienza personale, è capitato di dover evitare di essere speronato da una persona agitata che poco prima aveva quasi investito me ed una ragazza che attraversava sulle strisce.
Queste cose, purtroppo, succedono e continueranno a succedere.
Bisogna essere forti.
L'automobilista medio è ignorante, e non ha alcun pensiero per il motociclista medio. Niente precedenze, manovre improvvise non segnalate dalle frecce, sorpassi al millimetro.. e purtroppo ieri, uno speronamento.
Siamo piccoli, e avremo sempre la peggio.
Bisogna esser forti, di testa, anche per chi non lo è dall'altra parte del volante.

Indice e medio a V,
Leonardo.

ciao Andrea!

giovedì 5 febbraio 2009

Petizione contro i guard rail assassini






Sign for Basta guard-rail assassini

Leonardo.

Vale la pena fare un salto a firmarla, ci si mette giusto una trentina di secondi.
indice e medio a V,

mercoledì 4 febbraio 2009

Pirateria Stradale


Anche se siamo sicuri delle nostre capacità, la pirateria stradale è un rischio di cui tenere conto. Avvicinarsi ad un incrocio in cui abbiamo la precedenza può essere una trappola mortale, se questa non ci viene data! Non possiamo arginare noi stessi il problema, ma possiamo ridurre, per quanto possibile, le nostre possibilità di essere presi, con una guida attenta oltre quanto dovremmo avere, sia di giorno che di notte, e facendo finta di essere invisibili. Solo così possiamo guidare in maniera il più sicuro possibile, non dando mai per scontato che ci venga data una precedenza.

Nel 2008 sono stati 323 gli episodi di pirateria stradale: 93 persone sono rimaste uccise e 331 ferite. Le morti registrate nel 2007 erano state 68. Sul totale delle inchieste, 249 (vale a dire il 77%) hanno condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 125 occasioni e denunciato a piede libero in altre 124. Nel 43,8% dei casi è stata accertata la presenza di alcol e droghe. I dati sono dell'osservatorio Il Centauro-Asaps.

Gli episodi osservati nel 2007 erano stati 161, la metà rispetto ai 323 del 2008: si registra una netta crescita del +100,6%. Nel 2007 le vittime erano state 68 (93 nel 2008 con un aumento del 36,8%) mentre il numero dei feriti si era fermato a quota 150 (331 nel 2008, +120,7%).

Sugli incidenti pesano l'ombra dell'alcol e delle droghe: in 109 casi (43,8%) ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con cautela: la positività dei test è riferibile solo quando il responsabile è stato identificato, 249 su 322. "Spesso quando le forze di polizia identificano l'autore - spiega Giordano Biserni, presidente Asaps - non ha più senso sottoporre il sospetto a controllo alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o giorni dall'evento".

Pirati stranieri
Lo studio tiene conto anche della presenza di pirati stranieri. Il 31,3% degli identificati è risultato non italiano. Il 53,6% dei fatti - 173 contro 150 - avviene di giorno. Ancora una volta sono le categorie deboli della strada pagare un prezzo altissimo in termini di mortalità e lesività: 54 sono gli anziani coinvolti, 41 i bambini, rispettivamente il 12,7% ed il 9,7%.

Campania in testa
La geografia degli episodi vede al primo posto la Campania con 39 casi, (12,1%); seguono Toscana e Emilia Romagna con 37 e 36 episodi (11,5% e 11,1%). Due soli casi in Umbria e Valle d'Aosta (0,6%), uno in Basilicata (0,3%).

Via Asaps, Tgcom

lunedì 2 febbraio 2009

La somma del rischio: comportamenti, strade, veicoli.

Quest'articolo è uno studio approfondito sugli incidenti stradali riguardanti le due ruote in Italia, con dei confronti con altri paesi europei, visti da Lorenzo Borselli, un Sovrintendente della Polizia Stradale.
Il suo punto di vista, è assolutamente interessante, perchè è sia esterno al mondo delle due ruote, visto il suo ambito lavorativo, sia interno, in quanto motociclista.

L'articolo originale è sul sito dell' ASAPS,
l'Associazione Sostenitoni e Amici della Polizia Stradele.


La somma del rischio: comportamenti, strade, veicoli.
di Lorenzo Borselli(Sovrintendente Polizia Stradale)