Consigli d'uso

Questo blog è diventato ormai relativamente lungo. Scorretelo in basso! Vale assolutamente la pena, vedere i post meno recenti, sono i più istruttivi. Sono i post il cui messaggio ha stimolato la realizzazione di questo blog. La consultazione è consigliata, dal basso, verso l'alto!
Vi ringrazio per il vostro tempo, e vi riavverto.. alcune immagini sono forti... ma, per loro natura, capaci di impedire alla vostra "vena" di chiudersi, e salvare una vita.


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mercoledì 23 novembre 2011

Guard Rail? non per motociclisti.

Questo BELLISSIMO video viene dalla Francia, dove la pena capitale per ghigliottina è stata abolita... ma non per i motociclisti.
I criminali non vengono decapitati dal 1977, mentre i motard....
Penso che sia assolutamente una cosa da ammirare, e da rifare, in tanti, in ogni black spot d'italia.
Indice e medio a V!

Testo:
La Francia è totalmente abolizionista della pena capitale a partire dal 1981, in gran parte grazie all'azione del ministro della giustizia dell'epoca, Robert Badinter

L'ultima esecuzione pubblica in Francia risale al 17 giugno 1939, quando Eugene Wiedmann fu ghigliottinato a Versailles.

La Francia ha in seguito proibito le esecuzioni pubbliche, pertanto dando luogo alle esecuzioni all'interno delle prigioni fino al 1977. L'ultima persona ad essere stata giustiziata in Francia è stata condannata per omicidio e ghigliottinata il 10 settembre 1977.

fonte: www.abolition.fr (tradotto a spanne con le reminescenze di francese delle medie :D )

martedì 15 novembre 2011

Petizione contro i guard rail ghigliottina!


a questo indirizzo (http://www.petizionionline.it/petizione/tutti-uniti-per-avere-i-guard-rail-salva-motociclisti/5557) è possibile firmare la petizione per chiedere che i nostri guard rail siano integrati da una "fascia protettiva" che copra i paletti, che spesso nella loro forma a "C" o ad "H" diventano lame che mutilano ed uccidono, anche a 30 km orari, sia in moto che in bici. Se avete a cuore la vostra salute in sella, firmare non costa nulla!
Indice e medio a V!
Leov60

giovedì 20 ottobre 2011

Pirata della strada SERIALE a Parma????



direttamente da MOTONLINE, spargete la voce!

articolo di Riccardo Matesic:

Tre incidenti a motociclisti in una settimana causati (sembra) da una stessa automobile. La Polizia Locale pensa a un folle

Se girate in moto o in scooter per Parma guardate con sospetto alle Peugeot 207 nere. Purtroppo non stiamo scherzando: nella città è caccia a un pirata, che in 3 giorni avrebbe speronato altrettanti motocicli. In tutti i casi i testimoni hanno descritto la stessa vettura, che sembra aver intenzionalmente colpito i dueruotisti, fuggendo subito dopo.
La Polizia Locale pensa dunque a un pirata seriale, o più probabilmente a una banda di teppisti particolarmente pericolosi; visto che per il primo dei tre incidenti i testimoni hanno parlato di 3 ragazzi a bordo dell'auto.
Purtroppo finora nessuno è mai riuscito ad annotare la targa per intero. Ciononostante, gli agenti non dovrebbero impiegare molto tempo a rintracciare il proprietario: la Polizia dovrebbe infatti essere in grado di incrociare il modello della macchina con i numeri di targa noti.
Speriamo che la vicenda si chiuda nel minor tempo possibile. Intanto il bollettino medico parla di un uomo in gravissime condizioni e di due feriti lievi nei tre incidenti.

mercoledì 19 ottobre 2011

Anche le barriere di sicurezza stradale devono essere certificate CE


Dopo i passi in avanti di cui si è già parlato QUI, ecco un articolo preso dal sito SCUOLAGUIDA.IT

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stabilisce, con DM del 28 giugno 2011 pubblicato di recente, che per i dispositivi di ritenuta stradale (barriere di sicurezza stradale), dal 1° gennaio 2011, devono essere verificate le garanzie di conformità e sicurezza richieste al prodotto.

I dispositivi di ritenuta stradale (barriere di sicurezza stradale), dal 1° gennaio 2011, in forza della direttiva 89/106/CEE, devono essere certificati CE, utilizzati e installati secondo le prescrizioni contenute nella norma UNI EN ISO. Trascorso un periodo transitorio di 12 mesi dalla data di entrata in vigore del DM, entro il quale possono essere utilizzati prodotti sprovvisti di marcatura CE purché immessi sul mercato entro il 31 dicembre 2010 ovvero in altri casi previsti, la Direzione generale per la sicurezza stradale dovra' emanare l'aggiornamento delle istruzioni tecniche per l'uso e l'installazione dei dispositivi di ritenuta stradale, concernente anche i controlli in fase di accettazione e di installazione dei dispositivi medesimi.
Nel DM viene altresì previsto che presso la Direzione generale per la sicurezza stradale sia istituito il catalogo dei dispositivi di ritenuta stradale formato dalle informazioni e dai documenti forniti dai fabbricanti, dai produttori dei dispositivi di ritenuta stradale o mandatari dei medesimi. Il fabbricante di dispositivi di ritenuta stradale, o il suo mandatario stabilito nell'Unione europea, è tenuto a dichiarare le caratteristiche tecniche del prodotto apponendo una idonea marcatura ed etichettatura. L'installazione, la manutenzione, i controlli e le riparazioni dei dispositivi di ritenuta stradale sono eseguiti conformemente alle prescrizioni, alle indicazioni e alle informazioni fornite dal fabbricante o produttore, ovvero dal suo mandatario stabilito nell'Unione europea, e descritte, nel rispetto delle pertinenti istruzioni tecniche di installazione vigenti, nel manuale per l'utilizzo e l'installazione.

venerdì 30 settembre 2011

Spot Ania: Nuove regole di vita.

Ecco uno spot dell'ANIA sulla sicurezza stradale: corto, semplice e d'impatto.



grande stima per la forza di volontà di quella ragazza!

martedì 13 settembre 2011

Ne vale la pena?


Ecco perchè non andare in scooter o in moto in ciabatte o infradito... o scarpe leggere. questo è il risultato di una scivolata.
Ne vale la pena?
Pensateci bene.



martedì 26 luglio 2011

Video di un frontale tra due moto (finito bene)

In questo video una moto invada la corsia, centrando quello che sta filmando la strada. Non ci sono guard rail nè ostacoli vicini, e nè il colpevole nè la vittima dovrebbero aver sofferto di lesioni pesanti. Il primo si vede scivolare accanto alla moto e il secondo si vede fermo già lontano dalla moto. Sicuramente un grande spavento e una testimonianza che una situazione del genere può succedere.. e l'abbigliamento tecnico in quel caso, aiuta!

Video di un incidente frontale finito bene

In questo video una moto invada la corsia, centrando quello che sta filmando la strada. Non ci sono guard rail nè ostacoli vicini, e nè il colpevole nè la vittima dovrebbero aver sofferto di lesioni pesanti. Il primo si vede scivolare accanto alla moto e il secondo si vede fermo già lontano dalla moto. Sicuramente un grande spavento e una testimonianza che una situazione del genere può succedere.. e l'abbigliamento tecnico in quel caso, aiuta!

Video di un incidente frontale andato bene

In questo video una moto invada la corsia, centrando quello che sta filmando la strada. Non ci sono guard rail nè ostacoli vicini, e nè il colpevole nè la vittima dovrebbero aver sofferto di lesioni pesanti. Il primo si vede scivolare accanto alla moto e il secondo si vede fermo già lontano dalla moto. Sicuramente un grande spavento e una testimonianza che una situazione del genere può succedere.. e l'abbigliamento tecnico in quel caso, aiuta!

mercoledì 13 luglio 2011

Il weekend più nero degli ultimi 2 anni. 40 morti sulle nostre strade.


Ecco l'articolo integrale del Presidente dell' ASAPS, Giovanni Biserni, consultabile a questo indirizzo.

(Asaps) Il secondo di luglio è stato il peggior fine settimana dell'anno con 980 incidenti, 827 feriti e ben 40morti. Un numero così elevato di decessi non era mai stato toccato nel 2011 e neppure in tutti i week end del 2010. E parliamo dei soli dati degli incidenti rilevati dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri e forniti dal Servizio Polizia Stradale, ai quali poi si dovranno aggiungere tutti quelli rilevati dalle Polizie Locali.

Record anche per le vittime fra i conducenti e trasportati dei veicoli a due ruote che sono state 25, pari al66% dei decessi totali. In questo caso solo nel primo fine settimana di giugno 2010 (4-6 giugno) si era superato questo numero, con 27 motociclisti deceduti.
Una serie di dati assurdi e imbarazzanti se incastonati in un contesto ad andamento molto positivo che continua dal 2009/2010, ma che in questo fine settimana ci ha riportato di fronte alla cruda realtà.
Aggiungiamo anche che 10 di queste quaranta vittime, cioè il 25%, avevano meno di 30 anni. Altro dato significativo è che 17 dei 40 lenzuoli bianchi sono stati stesi sotto i fari, nella notte. Una percentuale del42% di vittime nelle ore tragiche che vanno dalle 22 alle 6 del mattino, un dato assolutamente sproporzionato rispetto al volume del traffico di quelle ore a maggior rischio.
Anche sul versante della sinistrosità notturna c'è ancora molto da lavorare. Forse non saranno sufficienti le pur potenziate iniziative di contrasto al solo alcol, però si deve capire bene anche qual è la cifra dell'assunzione di droghe di chi è al volante.

Pesa poi anche il fattore stanchezza ma qui entra in gioco il modello del divertimento ad oltranza.
Da questo Week End di sangue si deve ricavare l'indicazione che l'incidentalità dei veicoli a due ruote è assolutamente ancora fuori controllo e senza una serie di interventi specifici su questo segmento, con controlli mirati, formazione e informazione e - ci si passi il gioco di parole - messa in sicurezza delle barriere di sicurezza (guard-rail) e della infrastruttura stradale in genere, i prossimi obiettivi di abbassamento della mortalità sulle strade rimarranno sulla carta. L’Asaps solidarizza con quei Moto Club che con serietà si pongono il problema della sicurezza, partendo innanzi tutto dai comportamenti alla guida, evidenziando però anche i doveri degli enti proprietari delle strade per la messa in sicurezza delle strutture. La serie continua di tagli ai bilanci sta portando la situazione delle nostre statali e provinciali e comunali extraurbane ad un indice di pericolosità ormai intollerabile.

Giordano Biserni
Presidente Asaps

venerdì 8 luglio 2011

(vecchie)Considerazioni ASAPS sulle 2 ruote


Pagina originale QUI

"Vi parliamo di moto.
Il perché di un’inchiesta sui pericoli per i veicoli a due ruote
C’è da fare una preliminare considerazione. La moto rimane forse il mezzo più emozionante e accattivante nella mobilità moderna. Pochi mezzi di locomozione danno la sensazione di libertà che dà un veicolo a due ruote. E non dobbiamo mai dimenticare che un motociclista in più sulla strada è un’auto in meno sul percorso e in un parcheggio. Però la categoria vive gli aspetti più drammatici della mobilità. Per questo va informata meglio, oseremmo dire che va difesa dai numerosissimi fattori di rischio che la riguardano
In Europa, ultimi dati disponibili ETSC, mediamente per ogni chilometro percorso il rischio per un motociclista di rimanere coinvolto in un incidente stradale e di ben 18 volte superiore che per il conducente di una autovettura. Se questa raffigurazione appare shoccante nel suo complesso, le singole variazioni nel rapporto motociclista/ automobilista a livello nazionale sono ancora più impressionanti: da 6 volte in Norvegia (la più sicura per i motociclisti) a 50 volte per la Slovenia (la più pericolosa). L’Italia come si colloca? Non lo sappiamo. Nell’analisi dell’ETSC i dati relativi al nostro Paese mancano. Però elementi valutativi, anche se datati, ce ne sono.
Quando parliamo di incidenti sui veicoli a due ruote, dobbiamo partire da un dato
impressionante, nel periodo1995/2005, in Italia, hanno perso la vita in moto 14.984 persone, mentre 882.179 hanno riportato ferite, molte delle quali altamente invalidanti.
Nei fine settimana dei primi 10 mesi del 2008 i dueruotsti sono stati vittime in 484 incidenti mortali su 1.218 totali, pari al 40%. Il dato fa segnare un leggero calo pari 36 vittime, -6,9% rispetto allo stesso periodo del 2007, ma rimane assolutamente drammatico. Ricordiamo che il parco moto e ciclomotori corrisponde a circa il 19% del parco totale dei mezzi, ma va sottolineato che i veicoli a due ruote coprono in Europa appena il 2 - 2,5% della mobilità totale (auto, camion, pullman), in Italia raggiungiamo il 3,5 - 4% per il clima più favorevole che caratterizza il nostro Paese.
Secondo i dati complessivi Istat degli incidenti del 2005 i veicoli motorizzati a due ruote sono stati coinvolti nel 26% degli incidenti mortali. Assistiamo ad una preoccupante tendenza alla crescita di questa fascia della sinistrosità che, lo abbiamo visto ne fine settimana tocca quota 40% e d’estate arriva al 60%.
Dobbiamo considerare come un dato drammatico ed inaccettabile quello di circa 1.400 vittime l’anno, al quale dobbiamo poi aggiungere oltre 90.000 feriti, molti dei quali hanno riportato lesioni permanenti e non torneranno più a camminare con le loro gambe. Numeri di una follia!
La responsabilità di questa grave situazione è dovuta ai soliti tre elementi: i comportamenti umani, la pericolosità delle strade, la potenza (velocità) dei veicoli.
L’Asaps ha affrontato questi aspetti in una sua inchiesta, intitolata Mal di Moto, pubblicata sulla rivista ufficiale dell’Associazione il Centauro. I motociclisti corrono…? Sì spesso corrono molti rischi in buona parte evitabili.
"

Incidenti totali in calo, decessi in moto in aumento


da Motoblog:Articolo

"

L’ultimo rapporto dell’ASAPS sottolinea l’andamento delle statistiche sugli incidentri stradali che hanno coinvolto le due ruote nel primo semestre dell’anno. Il 2011 fa registrare un calo del numero di sinistri rispetto allo stesso periodo del 2010, ma il numero dei morti sulle strade è salito, con un leggero aumento rispetto al 2010.

Entrando nel dettaglio, i dati forniti da Polstrada e Carabinieri parlano di 19.736 incidenti stradali, in calo del -13,7% rispetto ai 22.863 sinistri nei primi sei mesi dell’anno scorso. Positivo anche il dato dei feriti, che sono stati 2.218 in meno, pari al -12,5%: 15.500 contro 17.718 del 2010. Non solo, perchè in senso assoluto, abbiamo una diminuzione del -9,4% degli incidenti mortali, che diventano -15,9% nel caso dei giovani sotto i 30 anni.

Non va tanto bene, invece, per la nostra categoria, i motociclisti, che nella prima metà dell’anno hanno registrato 191 decessi contro i 188 del 2010. 3 motociclisti morti in più sulle strade, che sembrano molti di più considerando l’andamento positivo delle statistiche nazionali degli incidenti. Come al solito, la categoria dei dueruotisti continua con il trend negativo, ma escludendo le cause di decesso per velocità elevata, dove sono le istituzioni? io vedo ancora tutti i guard rail ghigliottina e buche grosse come crateri nelle strade.
"

lunedì 27 giugno 2011

Guard Rails e UE: Precisazioni sulla 1317-8


Grazie al commento di LDX dell' AMI (Associazione Motociclisti Incolumi), ci può tornare il sorriso.

Non è stata una totale sconfitta. è stata anzi una "parziale vittoria".
La bocciatura della bozza di standard 1317-8 (intesa come votazione non all'unanimità) ha fatto si che la bozza riguardante i guard rail per motociclisti non diventasse obbligatoria (con codice EN 1317-8) per gli stati dell'unione europea, ma la votazione parziale è stata comunque in grado di pubblicare la bozza di standard 1317-8 sotto forma di "Technical Specification" (TS - Specifica Tecnica).

Sta ora agli stati decidere se continuare ad usare il vecchio standard o il nuovo standard.

l'Italia da parte sua ha votato a favore della bozza, quindi la coerenza vorrebbe che si adeguasse al nuovo standard, in un mondo perfetto.

di seguito il link all'articolo originale e dettagliato di LDX:

Abbigliamento tecnico? DEMO


Un demotivational spesso, vale più di mille parole!

giovedì 23 giugno 2011

L'UE boccia i guard rail salvamotociclisti



La proposta di una norma d'omologazione europea delle barriere stradali che tenesse in considerazione anche le esigenze dei motociclisti è stata bocciata. Hanno vinto le paure commerciali dei fabbricanti?

Il Comitato Europeo Normazione (CEN) ha rimandato la votazione sul nuovo protocollo di omologazione dei guard rail, che introduceva dei test specifici per i motociclisti. Lo ha fatto riducendo la proposta di protocollo (1317-8) a semplicespecifica tecnica (Technical paper).

Aline Delaye, (nella foto) segretario generale della FEMA presso l'impianto Cidaud di Valladolid per dei crash test su un guard rail Hiasa:

Avevamo atteso a lungo e con la massima fiducia questo mese di giugno, per la riunione del Comitato Tecnico incaricato (TC226), invece è arrivata questa inattesa doccia fredda. Un'occasione persa. Dopo tre anni di lavoro, a un passo dal successo, hanno vinto i lobbysti dei costruttori di barriere, spaventati dal fatto che i loro prodotti potessero finire fuori mercato. Su 14 paesi il voto contrario è stato espresso da 8 stati: Regno Unito, Germania, Repubblica Ceca, Olanda, Finlandia, Svezia e Irlanda. Hanno invece coerentemente (e inutilmente) difeso il protocollo Francia, Belgio, Norvegia, Italia, Portogallo e Spagna.
Il segretario generale della Federazione Europea delle Associazioni di Motociclisti (FEMA), Aline Delaye, ha espresso un commento particolarmente sconsolato. "Posso solo prendere atto di questa decisione con grande amarezza. Credo che i membri del CEN abbiano perso un'occasione storica per fare la storia della sicurezza della moto. Ora quello che sarà di queste specifiche tecniche per me è un mistero. E ho dei dubbi sulla legittimità degli argomenti portati avanti da coloro che hanno votato no allo standard europeo. Ma questa è la situazione". Già, la FEMA è fra le parti che più hanno lavorato perché l'ottavo capitolo della norma 1317 si concretizzasse. E oggi la Delaye non può non far notare come il Comitato Tecnico abbia preso questa decisione così impopolare nonostante una risoluzione europea (319) invitasse a mettere a punto uno standard come quello appena bocciato. Nonostante il protocollo 1317-8 avesse già dimostrato in Spagna, dove è applicato da anni, la sua efficacia. Nonostante le numerose testimonianze prodotte per ribadire l'esigenza di promulgare quanto prima questo standard e, infine, nonostante i tanti tecnici ed esperti che, dall'interno del CEN o dai singoli stati, si sono adoperati per trovare dei punti di contatto fra le diverse proposte che venivano portate avanti. Era tutto pronto, ci hanno fregati.


Aline Delaye, segretario generale della FEMA presso l'impianto Cidaud di Valladolid per dei crash test su un guard rail Hiasa

mercoledì 25 maggio 2011

Il bastardo, by Guido Meda

E' bello che, una volta tanto, in tv si parli di un problema come quello dei Guard Rail.
Il video è tratto da Studio Sport XXL del 12 febbraio, ed è stato trasmesso dopo il servizio sull'incidente a Robert Kubica


BRAVO GUIDO!

indice e medio a V,
Leov60

lunedì 23 maggio 2011

Guard Rails Assassini. Protesta su Facebook


Come ogni iniziativa, grande o piccola che sia, è bene dare visibilità a qualsiasi cosa sia in grado di aumentare la consapevolezza della pericolosità dei guard rails sulle nostre strade. Ecco quindi come un social network possa diventare una risorsa.

riporto dalla pagina dell'evento:


"CIAO BIKERS E' ORA DI FARE QUALCOSA DI SERIO, HO QUESTA PROPOSTA, E PIU LA FATE GIRARE PIU SARA' FORTE L' IMPRESA.
DOBBIAMO ARRIVARE AI MEDIA, ALLE TELEVISIONI DOBBIAMO FARCI SENTIRE.

IL 10 LUGLIO SCENDIAMO IN STRADA E ATTACCHIAMO SULLE NOSTRE MOTO, SULLE BICICLETTE, SULLE MACCHINE, O SEMPLICEMENTE SU DI NOI UN FIOCCO ROSSO E FACCIAMO UNA FOTO O UN VIDEO ACCANTO AD UN GUARD RAIL

E' UNA COSA SEMPLICE DA FARE, E SOPRATTUTTO NON RECA DANNO A NESSUNO!

MAGARI NON SERVIRA' A MOLTO, PERCHE' E' SOLO UNA NOSTRA PROTESTA, MA DA QUALCHE PARTE DOVREMO PUR INIZIARE GIUSTO??

CHIEDO ALLE VARIE ASSOCIAZIONI, AI MOTOGRUPPI, AI MOTOCLUB, A CHIUNQUE POSSA DARCI UNA MANO PER REALIZZARE QUESTA COSA, DI PROPORSI PER LA SUA ZONA.

CONTO SU DI VOI PER QUESTA PROTESTA NON DELUDETEMI!!!"


nell'era di youtube, qualche decina di migliaia di visite ad un video pieno di moto, guard rails e fiocchi rossi.. può far pensare.
indice e medio a V.

lunedì 9 maggio 2011

31enne Ghigliottinato dopo la MotoTagliatella



Da RomagnaOggi.it, l'articolo completo, in cui appaiono alcune, terribili, immagini del fatale incidente. (immagini di: fotografo Cristiano Frasca)

" FORLI' - Ghigliottinato dal guard-rail contro il quale si è schiantato mentre stava tornando dal "Mototagliatella".
Un motociclista di 31 anni, originario di Pianoro (Bologna), Michele Morelli, ha perso la vita domenica pomeriggio in un drammatico incidente stradale avvenuto intorno alle 14.30 in via Placucci, lungo la rampa d'accesso che immette sulla tangenziale di Forlì. La vittima stava percorrendo in sella ad una Yamaha 1000cc l'arteria in direzione autostrada.

Nell'affrontare la curva della rampa, per cause ancora al vaglio alla Polizia Municipale di corso della Repubblica, ha perso il controllo del suo bolide, finendo contro il guard-rail. Nell'impatto il giovane è rimasto decapitato. La vittima aveva appena partecipato al Mototagliatella, la manifestazione dedicata agli appassionati delle due ruote, insieme alla compagna, sopraggiunta pochi minuti più tardi sul luogo della tragedia.

E' stata lei, insieme ad un amico, a dare l'allarme al '118'. I medici di 'Romagna Soccorso', giunti sul posto con un'ambulanza e l'auto col medico a bordo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. La fidanzata della vittima, sotto shock, è stata trasportata all'ospedale 'Morgagni-Pierantoni' di Vecchiazzano. La strada è stata a lungo chiusa al traffico per consentire ai vigili di ricostruire la dinamica dell'incidente. "


Da RomagnaOggi.it, l'articolo completo, in cui appaiono alcune, terribili, immagini del fatale incidente. (immagini di: fotografo Cristiano Frasca)



venerdì 15 aprile 2011

GSX R tamponata. video dalla helmet cam.

Il tamponamento, una delle poche cose sulle quali non si ha il minimo controllo. Tranne quello di mettere delle protezioni, sperando che vada bene!.. e che un anziano non ci tamponi..!

martedì 5 aprile 2011

I 2 tipi di guard rail

Nello spezzone video sotto, sono rappresentati 2 tipi di urto, entrambi a 25 km orari. quindi, supponendo una caduta a circa 40 km/h, contando un pò di rallentamento dovuto all'attrito con l'asfalto.
Nel primo urto si mostra l'urto di un motociclista contro il paletto di un rail.
Nel secondo urto si mostra l'urto di un mooticlista contro la protezione salva motociclisti.


Non viene contemplato l'urto "di taglio", ovvero... la decapitazione. Perchè bastano poco più di 30 km/h all'impatto per perdere una gamba. figuratevi un braccio o il collo.

giovedì 31 marzo 2011

L'importanza degli elementi

Ho da poco scoperto il canale youtube di Motovelox, che raccoglie molti video interessanti sulle tecniche di guida, sulla posizione in sella, sulle traiettorie da usare in strada e in pista.
Il video di seguito è particolarmente significativo:

"L'importanza degli elementi", di Enrico Bigioni, pilota del Campionato Italiano di Velocità in Salita e curatore di Motovelox.eu e del canale sopra citato

buona visione!

Ecco a cosa serve il casco

E' spiegato velocemente in un video impressionante su Dailymotion. Serve a proteggere in incidenti maledetti come questo:

martedì 22 febbraio 2011

Come peggiorare un guard rail (Spagna)



A questo indirizzo http://www.motorpasionmoto.com/opinion/como-empeorar-la-situacion-de-un-guardarrail potrete trovare l'articolo originale, con le foto relative... parlano da sole.


si tratta di una favolosa appendice morbida da attaccare ai paletti dei guard rail. peccato che la parte morbida sia fissata a dei listelli di ferro, che trasformano una possibile ghigliottina in uno spiedo.
Anche in Spagna, le strade sono in mano a dei pazzi.
Non che sia una consolazione...