Consigli d'uso

Questo blog è diventato ormai relativamente lungo. Scorretelo in basso! Vale assolutamente la pena, vedere i post meno recenti, sono i più istruttivi. Sono i post il cui messaggio ha stimolato la realizzazione di questo blog. La consultazione è consigliata, dal basso, verso l'alto!
Vi ringrazio per il vostro tempo, e vi riavverto.. alcune immagini sono forti... ma, per loro natura, capaci di impedire alla vostra "vena" di chiudersi, e salvare una vita.


Scorciatoie per le pagine: Home 2 1

mercoledì 24 settembre 2008

Perchè mettere le protezioni?

..perchè la madre dei deficienti è sempre incinta, e può accadere quello che appare nel video. Una tragedia sfiorata per un pelo. Un "non so come definirlo" a bordo di una Peugeot 106, per fare lo sborone in una curva veloce, davanti a tanta gente, va a finire contro il muro, e per pochissimo non prende in pieno due ragazzi in motorino. Data la velocità li avrebbe a dir poco disintegrati.



Moto o scooter sono più pericolosi di quanto sembrino. Non dipende sempre da chi guida. Basta che il veicolo nell'altro senso stringa troppo una curva (o la allarghi troppo), o perda il controllo, e siamo impotenti davanti al nostro destino.
Giusto oggi parlando con una amica in scooter le ho detto "e un giubbotto con le protezioni non ce l'hai?" Lei mi ha risposto che per lo scooter era sprecato, e che spesso non lo metteva nemmeno in moto perchè è scomodo... La mentalità della gente è ancora questa! Esistono ancora ragazzi che non mettono il casco per non rovinare la pettinatura col gel... e quello che mi preoccupa (oltre per la loro salute fisica) è che un giorno guideranno moto iperpotenti, sempre più facili da guidare, e senza giubbotto, per non sgualcire la maglietta.. Tanto assurdo che putroppo è vero.

Se foste stati voi, il guidatore del motorino, avreste cominciato ad indossare un giubbotto, da quel giorno in poi? La gente prende consapevolezza del pericolo che corre su due ruote solo dopo lutti o dopo grandi spaventi, e non riesco a condividerlo e ad accettarlo.

un lampeggio,
Leonardo.

lunedì 22 settembre 2008

Il bilancio della carneficina

E' ufficialmente finita l'estate, e d'ora in poi, come solito, la carneficina degli utenti delle moto subirà una flessione, si spera... anche se qualche bella giornata di sole ad ottobre potrebbe far dimenticare ai centauri della domenica che l'asfalto è ormai freddo e che le chiazze di umido sono ovunque a tendere agguati.

Nella mia città, molte persone se ne sono andate.
Un ragazzo sui 25 in sella al suo scooter ha perso il controllo ed ha impattato contro una Fiat Multipla, morendo sul colpo. Tornava dal lavoro.
Un uomo, e padre di famiglia sulla quarantina ha perso il controllo della propria moto ed è finito sotto ad una Kia Sorento. Andava al lavoro.

Entrambi sono rappresentativi di quella enorme fetta di utenti delle due ruote che non veste abbigliamento protettivo e vive la moto come un mezzo di locomozione, magari per necessità, e ne diventa vittima, molto spesso inconsapevole, e incolpevole.

Una coppia di ragazzi di Carrara, mentre si trovava a La Spezia in auto, è stata centrata da una moto a tutta velocità, che a quanto pare stava facendo una gara di velocità (su di un enorme e lunghissimo rettilineo tra l'uscita della superstrada e l'inizio della città) con un altro centauro che non si è fermato. il ragazzo è morto sul colpo, la ragazza era in gravi condizioni, spero si sia salvata. il centauro è morto sul colpo.

Questo sabato, invece, un ragazzo di 18 anni ha fatto uno scontro frontale con una Porche, nella strada conosciuta come "Le lame". Un amico passato dopo l'incidente mi ha raccontato di aver visto un buco erorme a V nel cofano della Porche. Un altro fratello dueruotista in meno.

E' andata meglio al signore che ho soccorso davanti alla mia concessionaria. Un furgone stava svoltando a sinistra con la freccia per entrare nel bar (doppia linea continua), e il signore stava effettuando il sorpasso. Entrambi nel torto, ma il signore dopo aver lasciato la stampa contro la fiancata del furgone è scivolato per terra. Fortunatamente ha impattato contro la parte morbida del furgone, e "fortunatamente" l'asfalto in quel punto è liscissimo, fatto sta che dopo averlo soccorso, tranquillizzato, e dopo aver chiamato la sua famiglia per avvertirli del fatto, l'ambulanza l'ha portato via per una operazione di un paio di ore che gli ha salvato il muscolo del braccio destro. Il signore è poi ripassato per ringraziare me e chi altro ragazzo che l'aveva soccorso... ed ha persino offerto da bere a chi gli aveva tagliato la strada, visto che alla fine era andata bene. Da imitare!

Parlando d'altro...
E' finito il tempo del sondaggio sullo spazio di frenata, ben 6 persone su 23 hanno risposto correttamente.... ragazzi, si può fare di meglio! andate a leggere in basso il post sull'energia cinetica e sullo spazio di arresto! 6 su 23 è troppo poco!

indice e medio a V a tutti,
Leonardo Tongiani.

lunedì 28 luglio 2008

Trappola mortale in Cisa... Parte 2

Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Un mese fa qualcuno aveva buttato gasolio su 3 curve prima di Montelungo Superiore sulla statale della Cisa, con annesse segnalazioni, rabbia, articoli sul giornale, e quant'altro.
Evidentemente dopo 3 settimane non si scivolava più.. quindi il solito aspirante assassino con grandi problemi mentali, ha pensato bene di inondare nuovamente le curve.
Sotto a questo post ci sono le foto di 3 settimane fa. ora metterò le foto delle chiazze che sono apparse domenica scorsa, come mi ha informato la cassiera del bar in cima alla Cisa.



Fortunatamente gli organi di informazione si stanno ancora interessando al problema, data la presenza, in cima al passo di un giornalista di Repubblica di Parma, che faceva domande ai motociclisti, e frequentatori del passo e mostrava molto interesse al problema.
io non ho parole.. voi?
Leonardo.
P.S. se andaste su per il passo del Silara, vicino alla Cisa, fate attenzione all'asfalto nuovo e all'annessa sabbia. è ben segnalato.. ma c'è davvero molta sabbia! attenzione!

mercoledì 16 luglio 2008

Guard Rails Assassini. Foto di una esecuzione.



Stamani su Motoblog, c'era un con riferimento ad una notizia apparsa sul sito dell' Associazione Motociclisti Incolumi, riguardante il decesso di un ragazzo 29enne, accaduto il 14 luglio, ad Ancona, comprensivo di foto che non potrebbero essere più chiare, per spiegare il significato di "Guard Rails Assassini".
Le foto ritraggono un guard rail in rettilineo, con uno dei paletti a 'c', insanguinato, le strisce della moto che arrivano in quella direzione, e due teli, uno bianco, uno verde, ad un paio di metri uno dall'altro. un altro piccolo telo è al centro della carreggiata. Se volete più dettagli, andate sulla sezione "
news" del sito dell'AMI, o chiccate sul simbolo qui sotto.
Le foto fanno impressione, ma andrebbero viste da tutti. E' inutile avere paura di rimanere impressionati. E' quello che può succedere. Meglio esserne consapevoli.


Soltanto ieri avevo appreso la notizia del decesso di un altro ragazzo, un 26enne, Fabrizio, in provincia di Siena, da parte di un suo amico, un utente del forum Daidegas:

Sbanda sull’asfalto bagnato e muore
Stava andando al mare quando, a causa di un improvviso acquazzone che ha reso scivoloso l’asfalto, la sua moto ha sbandato. Il giovane centauro è stato sbalzato dalla sella, ha sbattuto violentemente sull’asfalto ed è finito con la testa sotto il doppio guard rail centrale di metallo. È morto così, ieri pomeriggio intorno alle 14.30 sulla Siena-Bettolle, nei pressi di Rapolano, Fabrizio Ciacci, ventiseienne di Bucine. In lutto la cittadina in provincia di Arezzo, dove il ragazzo, figlio unico, era molto conosciuto: lavorava presso un’impresa di infissi, il padre è vigile del fuoco, la madre infermiera presso una casa di riposo. Sul posto per i rilievi e per ricostruire la dinamica dell’incidente è intervenuta la polizia stradale di Siena. Sembra comunque chiaro che a causare la sbandata siano state le condizioni dell’asfalto, reso scivoloso dalla pioggia che si è abbattuta sulla provincia di Siena nel pomeriggio.

14/07/2008 9.16.00(SIENA)



Un minimo comune denominatore. Un guard rail. Un paletto di metallo. Due vite spezzate. Una moto che scivola. Due famiglie a piangere i loro cari.
Accendete il cervello, in sella.
Se si cade, il rischio di andare contro un guard rail è troppo grande.
E di vita ne abbiamo una sola.

lunedì 14 luglio 2008

Le notizie girano! e la gente è FOLLE :(

Tre domeniche fa( 29/06/08), durante un giro in moto con il mio amico Diego, sono andato a fare un giro mattiniero su per il Passo della Cisa, visto che Diego doveva fare il rodaggio alla sua nuova Ducati 848 rossa, e quale posto migliore per farlo, se non 'l'università delle moto'?

Nei pressi del paesino di Montelungo Superiore (o Montelungo Terme che dir si voglia), ci siamo imbattuti in 3 chiazze di gasolio gettato in mezzo alla strada, prima del paese, in piena traiettoria. Ho pensato ad un versamento doloso, vista la forma delle chiazze, la quantità di gasolio, la collocazione (in piena curva), e il fatto che dopo poche decine di metri dall'ultima chiazza c'era il paese... un messaggio molto chiaro, direi:
Se vai forte, cadi.
Un modo molto spicciolo (e criminale) di farsi giustizia da soli.
Peccato che ... generalmente gli scalmanati che vanno troppo forte, hanno anche gomme da 320€ che cambiano una volta ogni 2/3 mesi.. e magari hanno anche sospensioni da migliaia di euro..., e magari, se si divertono a fare avanti e indietro, evitate le chiazze la prima volta, le volte successive rallentano sulle chiazze, e per vendetta accelerano in paese.. d'altronde gli scalmanati sono criminali come quelli che buttano il gasolio per terra in curva, e come loro, ragionano in maniera folle!

e .... cosa succederebbe se passase il ragazzino squattrinato neomotociclista con la moto appena presa di sesta mano, con le gomme vecchie e secche e le sospensioni antidiluviane che va a passeggio? Scivolerebbe, e magari centrerebbe in pieno il primo mezzo in transito a nella corsia opposta.. ma a questo chi ha buttato il gasolio, non ci ha pensato... o forse si.. magari voleva proprio godersi lo spettacolo, come l'uomo che nella stessa domenica ha buttato dei chiodi a 3 punte dietro ad una curva ad Arcore e si è seduto ad aspettare che cadesse qualcuno, e che è stato fortunatamente segnalato ai Carabinieri in maniera tempestiva, da un bravo e solerte motociclista membro del forum TriumphChePassione. la gente è davvero FOLLE!

Questa mia affermazione, è una certezza, che purtroppo ha molti precedenti.
Sapete quali sono i metodi più usati per decimare i motociclisti? I simpatici autoctoni in genere gettano dietro alle curve (meglio se cieche) sabbia, gasolio, spaccano bottiglie d'olio, collocano cassonetti in mezzo alla corsia di destra, tendono corde tra un albero e l'altro sia in periferia, sia in mezzo alle mulattiere, per far cadere gli enduristi e i crossisti.

l'estremo, putroppo è stato toccato lo scorso anno, con l'omicidio di Marco Badiali, un padre di famiglia che mentre provava la nuova moto davanti ad un gruppo di amici, in campagna, ha trovato del filo spinato all'altezza della sua gola. Un omicidio ancora senza un colpevole.

Tornando al passato recente, il lunedì successivo alla scoperta delle chiazze, ho mandato una mail alla Polizia Municipale di Pontremoli, pregandoli di pulire le chiazze, e contemporaneamente ho segnalato il pericolo in alcuni forum di moto, come quello della Associazione Motociclisti Incolumi, Daidegas, Tingavert, Triumphchepassione, i Grattuggiati, Versilia Bikers, dove sono venuto a conoscenza di esperienze analoghe vissute dai vari utenti, e dove sono anche stato giustamente rimproverato per non aver chiamato immediatamente le Forze dell' Ordine. Ho sbagliato, purtroppo e ne prendo atto.

Durante la settimana la notizia ha cominiciato a fare il giro e l' AMI ha pubblicato il mio intervento nelle news, mettendo le coordinate satellitari, e anche la mia mail alla Municipale di Pontremoli LINK

la domenica successiva, ritorno con Diego, e un altro amico motociclista, Marco, su per la Cisa, con l'idea di vedere come stanno le chiazze, e fare, magari, qualche fotografia, per rendere l'idea.
Le 3 chiazze sono sempre lì, con tracce di filler, ancora leggermente scivolose, ma niente in confronto alla settimana prima, e non sono segnalate. Faccio qualche foto, e poi proseguiamo nel giro, fino alla sorpresa.
Durante la via del ritorno, in prossimità delle chiazze, c'è un cartello, sulla destra che recita "Tracce oleose su strada".. SUL LATO SBAGLIATO! Le chiazze erano 'a salire', e il cartello era 'a scendere', a tutti gli effetti, inutile! Non voglio pensare che le FFOO abbiano messo il cartello dalla parte sbagliata, e viste il dolo nella collocazione delle chiazze mi viene molto più semplice pensare che il cartello sia stato spostato da qualcun'altro, chissà... in fondo è possibile.
Pochi giorni dopo mi viene riferito che i cartelli sono raddoppiati, e che, anzi, a salire ne era stato messo più di uno. BENE!

Mappa satellitare (cercare su Google Maps "Montelungo Superiore" (anche se il cartello in paese è Montelungo Terme)
Legenda:
rosso :1° chiazza
giallo :2° chiazza
blu :3° chiazza
verde :cartello "attenzione sostanze oleose" nella direzione sbagliata
le frecce indicano la direzione in cui si trovano chiazze e cartello.


Chiazza 1

Chiazza 2


Chiazza 3

Tornato davanti al pc, corredo le discussioni aperte sui forum con le foto fatte, e dopo pochi giorni appare un articolo su Motoblog che si riferiva alla pagina dell' A.M.I. LINK

Lo scorso sabato sono stato contattato da Roberto, il presidende del motoclub "I Grattuggiati" di La Spezia, che mi telefona e mi avverte che le mie foto sarebbero state pubblicate su un giornale a Parma, e infatti, la cosa avviene LINK. Oggi invece Diego mi ha chiamato per dirmi che il mio nome era sul Tirreno, nella sezione 'Massa', dove vengo citato come una delle due fonti per la segnalazione delle rinomate chiazze. Se però nel sito di Repubblica si dice che ai Carabinieri la segnalazione era stata già mandata, sul Tirreno viene concluso il servizio con la frase ad effetto "Non risulta che i Carabinieri abbiano avviato indagini su questi episodi"...

Mi permetto di dire che la frase ad effetto, secondo me, andava fatta sull'aspirante assassino che ha tentato di fare del male a persone che amano la moto, piuttosto che sui Carabinieri, che nonostante i loro limiti di potere sia legale, sia logistico, anche la domenica delle foto erano presenti sulla Statale della Cisa. Renderli bersaglio della rabbia dei motociclisti che possono aver letto il giornale è sbagliato, specie a quando si pensa che la giustizia italiana non è stata nemmeno capace di trovare il colpevole della morte di Marco Badiali.. che speranze ci sono che venga trovato l'autore di un gesto che per fortuna non ha creato altri due orfani?
La rabbia, va indirizzata in ugual modo a chi non va piano in mezzo ai paesi, costituendo un pericolo per gli abitanti, e sopratutto a chi ha così poco rispetto per la vita umana, da gettare gasolio in mezzo alla strada.

Detto questo, sono veramente contento che il TAM TAM della rete funzioni così bene! Adesso i maggiori frequentatori della Cisa, sia dal lato che si affaccia sulla provincia di Massa Carrara, sia da quello parmense sono al corrente del pericolo che possono trovare, e sorrido, anche solo al pensiero di poter aver evitato un grosso spavento, o peggio ad un ignaro fratello motociclista :)

indice e medio a V,
Leonardo.

martedì 8 luglio 2008

è passato un anno, Ciao PapaRR

La storia di Federico mi aveva molto colpito, è doveroso per me ricordarlo. Non l'ho mai conosciuto, ma so che era un ragazzo "di quelli buoni".

Questo video è il tributo che Federico, nickname PapaRRacinger aveva fatto alla sua vecchia Yamaha R1.

Dal video si capisce che era uno che in strada andava forte, troppo forte. Andava... già. perché da un anno non c'è più.
Era un ragazzo che come tanti amava la moto
Era un ragazzo che come tanti amava la vita
Era un ragazzo che come tanti amava la solidarietà
Era un ragazzo che come tanti aveva il pieno controllo della moto
Era un ragazzo che come tanti è stato vittima incolpevole di un incidente.

Un auto gli ha tagliato la strada a bassa velocità, è volato nell'altra corsia, dove transitava un auto che non ha potuto evitarlo.
Velocissimo sempre, al limite, eppure, la sua vita si è infranta a pochi chilometri l'ora, quando aveva la guardia abbassata, quando guidava correttamente.

Non siamo invulnerabili, purtroppo.
Non dipende sempre e solo da noi.

Per quando bravi siamo o ci sentiamo, il destino è sempre in agguato.



Ciao Federico, un lampeggio al cielo.. salutami il mio amico Enrico.

Motociclisti per sempre

Ecco un bel video trovato su Youtube, con la stupenda "Only Time" di Enya, come colonna sonora.
Il video ha immagini di moto distrutte, e a tratti, anche di segni sull'asfalto. Non andiamo mai più veloce del nostro angelo custode, e indossiamo casco, guanti, giubbotto, e magari paraschiena sempre, magari anche per andare al mare.


il video è stato realizzato da Nikomotard




lunedì 30 giugno 2008

Video di un incidente mortale. Cosa succede ad invadere la corsia.

In questo video, si vede uno scontro frontale tra una moto che invade la corsia opposta ed un camion. Guardarlo sarebbe utile, ma la visione potrebbe risultare fastidiosa per qualcuno.
Nel video si vede una moto che arriva lunga in curva, cerca di chiuderla, vede un camion e allora prova ad allargare la curva per andare fuoristrada, ma non ce la fa. Alla fine del video la moto è incastrata sotto al camion, in centauro, a lato.
Il tachimentro della moto che riprende non è attendibile, per esperienza so, infatti, che accorciando i rapporti alla moto, il tachimetro segna anche oltre 40 km/h in più del reale.
La velocità in questo caso ha sicuramente contribuito, ma è possibile che non sia la causa principale di questa morte insensata. La causa potrebbe essere un errore di valutazione, un attimo di distrazione o la stanchezza, dopo un lungo giro, magari in tuta di pelle con temperatura afosa.
In moto, la morte è sempre dietro all'angolo, quando siamo alla guida, stiamo guidando un proiettile con sopra il nostro nome, e il grilletto è molto sensibile. basta poco per sparare quel proiettile verso la nostra fine.



Come sempre.. non ne valeva la pena.

mercoledì 18 giugno 2008

Niente Credito. Hai una vita sola

DA 0 a 180 in 7'',
da 180 a 0 in 2''.
Questa immagine è stata presa dalla campagna "No Credit", creata dal Dipartimento ai lavori pubblici della Provincia Autonoma di Bolzano .

Nelle pagine di questa campagna ci sono molti grafici e statistiche che ci fanno vedere come sono state distribuite le cifre di incidenti mortali e non in Alto Adige. Danno da pensare, come sempre... visto che ad ogni cifra corrisponde una famiglia che ha perso un caro.

da 2 a 4 ruote in 5 secondi.


E' una campagna della Associazione Motociclisti Incolumi: da 2 a 4 ruote in 5 secondi. A volte serve anche meno tempo. Vale la pena di guidare più veloci del proprio angelo custode?

Associazione Motociclisti Incolumi e iniziative

Mi sono appena iscritto al forum di discussione della Associazione Motociclisti Incolumi, e ho visto delle iniziative molto lodevoli per migliorare la sicurezza delle nostre strada, una delle più interessanti è la seguente:

ovvero una raccolta di fondi per montare sulle nostre strade dei guard rail pensati anche per i motociclisti.. per evitare l'effetto ghigliottina che avviene quando un motociclista impatta contro uno dei pali di sostegno dei guard rails.


E' anche possibile donare il 5 per mille all'AMI :)



Un altra ottima iniziativa è questa:


una fotopetizione per la sicurezza stradale. Se potete.. contribuite!

lunedì 16 giugno 2008

L'energia cinetica e lo spazio di arresto

Questo è un grafico che ho fatto pensando a quello che diceva sempre il mio professore di fisica al Liceo, e che già all'epoca mi ha fatto molto riflettere.
L'energia cinetica di un veicolo varia in proporzione al quadrato della velocità.
Più energia cinetica vuol dire maggiori spazi di arresto.

Il grafico:
Le righe sono la velocità in km/h dai 10 ai 200, quindi, ad esempio la riga 13 equivale a 130 km/h
Le colonne indicano l'energia cinetica espressa in Joule .
a sinistra del grafico trova spazio la tabella dal quale il grafico è stato creato.
La colonna di sinistra esprime la velocità (in km/h) da 10 a 200
La colonna di destra indica l'energia cinetica risultante(Joule)


Ho consdierato una massa di 240 kg, ipotizzando un peso di 70 kg e un peso della moto di 170 kg, sottostimando la realtà, ma anche in questa maniera i dati sono impressionanti.

L'energia cinetica è l'energia che ha un otteggo in movimento, e si calcola in base alla formula
"T= (1/2)*m*v*v",
dove "m" è la massa dell'oggetto e "v" è la velocità, quindi, ora una riflessione:

se andando mettiamo a 50 km/h il vostro mezzo si ferma in 15 metri, in quanti metri si ferma andando a 100 km/h?
Ogni ragazzino alle prime armi vi risponderebbe "in 30 metri", il doppio dello spazio. peccato che l'energia cinetica varia in base al quadrato della velocità..
Ipotizziamo la stessa capacità frenante e che non vi sia una perdita di efficienza dovuta alla temperatura, quindi ipotizziamo che l'impianto frenante svolga il suo compito in maniera costante (dopotutto non si parla di freni da gara in composti sinterizzati o in carbonio);si può fare una proporzione:

L'energia cinetica T50 sta allo spazio di frenatura di 15 metri, come l'energia cinetica T100 sta allo spazio di frenatura di X metri

(T50:15=T100:X) --> X= (15*T100)/T50 --> X= 60 metri.

IL QUADRUPLO DELLO SPAZIO

ma andiamo più nel dettaglio.. nel calcolo qui sopra ho pensato solo allo spazio di frenatura.. tralasciando il tempo di reazione (grazie a Cacciavite del forum dell' AMI per il consiglio!).
contando un tempo di reazione medio di 0.8 secondi, andando a 50 km orari, ancora prima di frenare avremmo percorso già 11 metri.. quindi la distanza totale sarebbe stata di 26 metri..
Andando ai 100? chiaramente 22 metri prima di iniziare a frenare.. per un totale di 82 metri!! Altro che 30!

... con l'esperienza piano piano si impara... ma non conoscendo la formula fisica dell'energia cinetica, il ragazzino alle prime armi, o chi ha risposto "il doppio", nella migliore delle ipotesi si srebbe fatto (82-30) = 52 metri dentro ad un campo... o sarebbe finito alla "Joe Bar".
Un consiglio veloce.. per calcolare in linea di massima quanti metri al secondo state facendo.. dividete per 3 :) 60 km/h = (+o-) 20 m/s, 100 km/h = 33 m/s, 130 km/h = 43 m/s

Un aggiornamento... a questo indirizzo troverete altri consigli e immagini che spiegano meglio il problema, nell'ambito del Progetto No Credit in Alto Adige. La pagine "consigli è veramente ben fatta, e da essa ho preso queste immagini, sempre sul tema della distanza di arresto, specialmente le ultime 2 immagini fanno riflettere!!!




Pensateci sempre bene. Se man mano che si sale di velocità i giri salgono più lentamente... aspettatevi lo stesso comportamento in aumento di spazio di frenata. E ditelo ai ragazzini alle prime armi. e siate attenti. I riflessi e il tempo di reazione sono fondamentali. in moto sono leggermenti inferiori che in macchina, ma non di molto. Fate in modo che non si alterino con stanchezza eccessiva, alcool, droghe, testa tra le nuvole. Un decimo di secondo può voler dire 1 metro e mezzo, la distanza tra la ruota davanti e quella dietro di una moto, quella tra un marciapiede e un muro, o quella tra un guard rail e un precipizio. Pensateci!
Un lampeggio, Leonardo.

domenica 15 giugno 2008

Spot Sicurezza di Chris Vermeulen.

Questo è uno spot fatto da Motorcycling Australia. Chris Vermeulen, vice campione del mondo Superbike, già vincitore in motogp, e attualmente compagno di squadra di Loris Capirossi alla Suzuki. Numero 7, come Barry Sheene.



In questo video Chris dice: Mi chiamo Chris Vermeulen, e il mio palco è il Campionato del mondo Motogp, per vivere guido le moto a più di 300 km l'ora, ma ora un pò di fatti concreti. Se guidassi in strada come su pista, anche io potrei diventare una statistica. Si tratta di guidare a seconda delle condizioni, sopratutto nelle curve e negli incroci. Si colui che prende il controllo. RALLENTA, INDOSSA ABBIGLIAMENTO PROTETTIVO, e se sei un guitarore di macchima, ricorda, TIENI D'OCCHIO I MOTOCICLISTI. Vivi la guida. Prendi il controllo e goditi la guida.

lunedì 26 maggio 2008

Requiem per un motociclista

Requiem for a Biker, è un bel filmato sulla guida con prudenza, lungo quasi 10 minuti. Sono presenti sia alcuni incidenti in video, e alcune foto di scene dell'incidente, questo potrebbe dare fastidio ai più sensibili.





se vi chiedete cosa ci sia scritto in fondo sui mezzi in movimento (visto che il video è un pò sgranato).. sul furgone (7:50) c'è scritto "sto per girare a destra!", e sullo scuolabus( 7:58 ) c'è scritto "attenzione! depressione invisibile!"

la morale è semplice.
Chi va piano va sano e va lontano


la musica nella seconda parte del video è "Hurt" cantata da "Johnny Cash"

Prometto di tenere a mente che...

Secondo questi dati, riferiti agli stati uniti, con il passare del tempo, la probabilità di incorrere in un incidente fatale in moto, rispetto all'auto è più che raddoppiata in meno di 10 anni.




Il sito Ride To Die ( Cavalca per morire) è un sito ESTREMAMENTE RICCO DI IMMAGINI RACCAPRICCIANTI, ma LE PIU' ISTRUTTIVE TROVABILI IN RETE che non sono altro che gli effetti della guida senza protezioni, della velocità eccessiva, e della fatalità. E' impressionante e fa venire la nausea, perché ci sono anche immagini di persone rimaste sull'asfalto, senza teli. Sono immagini pubbliche per volere dei familiari, in modo che un giovane, visti gli effetti, ci pensi due volte a fare un sorpasso azzardato, o a non mettere giubbotto, casco integrale, e guanti (almeno) per andare a fare un giretto. Le conseguenze di una caduta in maglietta e pantaloncini sono DEVASTANTI.

cliccate solo se ve la sentite.
se tu fossi un minore, fai prima controllare la pagina da un tuo genitore. poi guardala in sua compagnia.non è un bello spettacolo.






domenica 25 maggio 2008

Prometto di non dimenticare gli amici.

26 maggio. Buon compleanno Enry!




Iced Earth - Watching Over Me

I had a friend many years ago
One tragic night he died
The saddest time of my life
For weeks and weeks I cried
Through the anger and through the tears
I've felt his spirit through the years
I'd swear, He's watching me
Guiding me through hard times

[chorus]
I feel it once again
It's overwhelming me
His spirit's like the wind
The angel guarding me
Oh, I know, oh, I know
He's watching over me
Oh, I know, oh, I know
He's watching over me

We shared dreams like all best friends
Blood brothers at the age of ten
We lived reckless, he paid the price
But why? Why did he have to die?
It still hurts me to this day
Am I selfish for feeling this way?
I know he's an angel now
Together we'll be someday

[chorus]
I feel it once again
It's overwhelming me

His spirit's like the wind

The angel guarding me

Oh, I know, oh, I know

He's watching over me

Oh, I know, oh, I know
He's watching over me


Vegliando su di me

Avevo un amico tanti anni fa
In una tragica notte morì
Fu il momento più triste della mia vita
Per settimane e settimane piansi
Attraverso rabbia e lacrime
Ho sentito il suo spirito tra gli anni
Lo giuro, lui mi sta guardando
Guidandomi in questi tempi duri

[ritornello]
Lo sento un’altra volta
Mi sta travolgendo
Il suo spirito è come il vento
L’angelo sta vigilando su di me
Oh, lo so, oh lo so
Lui sta vegliando su di me
Oh, lo so, oh, lo so
Lui sta vegliando su di me

Noi abbiamo condiviso sogni come tutti i migliori amici
Fratelli di sangue a dieci anni
Abbiamo vissuto spericolati, lui ha pagato il prezzo
Ma perché? Perché lui è dovuto morire?
Ciò mi sta ancora urtando in questi giorni
Sono un egoista a pensarla in questo modo?
So che lui è un angelo ora
Un giorno saremo insieme

[ritornello]
Lo sento un’altra volta
Mi sta travolgendo

Il suo spirito è come il vento

L’angelo sta vigilando su di me

Oh, lo so, oh lo so

Lui sta vegliando su di me

Oh, lo so, oh, lo so
Lui sta vegliando su di me

Proteggici tutti da lassù !

venerdì 23 maggio 2008

Prometto di guardare bene, per le motociclette

Guarda a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra!




Cos'altro dobbiamo fare, per farci vedere dalle auto???






Entrambe sono campagne per la sicurezza stradale estere... persino in Vietnam( Prometto di mettere il casco) fanno pubblicità mirate, ma non in Italia. Non c'è da vergognarsi?. La terra dei motori? la patria di Aprilia, Ducati, Guzzi, Laverda, Moto Morini, Paton, Ghezzi e Brian, Combat, Malaguti, Aermacchi, e la terra dove i più grandi campioni del motociclismo sono nati... che tristezza!

Prometto di .. non ucciderlo....





Prometto che.. se capiterà a me, non ucciderò il guidatore dell'automobile,.(se riuscirò a rialzarmi).

Basta veramente poco. Non basta aspettare il rettilineo, non basta mettere la freccia e farsi vedere negli specchietti, non basta avere uno scarico che fa rumore (gli americani dicono "Loud pipes save lives", "Gli scarichi rumorosi, salvano vite"), basta solo che l'idiota di turno, non guardi lo specchietto e non metta la freccia, e avrete un bel daffare, che si concluderà, nel caso più roseo, in una scivolata in un campo o in un fosso. Qualcuno ha dubbi sul fatto che, se il motociclista non avesse avuto la telecamera, l'automobilista avrebbe dato la colpa al motociclista? tanto i motociclisti sono dei "criminali", sono sempre loro che sorpassano senza mettera la freccia, che guidano come pazzi, e che sorpassano sulla destra, quelli che "pensano che la strada sia la loro".
Sono gli stessi motociclisti che hanno un tempo di reazione 5 volte più celere di quello degli automobilisti.. sarà forse collegato alla costante percezione del pericolo? Sono gli automobilisti che sono più attenti alla guida, e i motociclisti che sono pazzi, o è un dato di fatto che chi guida sia la moto che l'auto (e quindi è abituato alle classiche situazioni di pericolo delle 2 ruote), ha più dell 80% in meno di possibilità di fare incidenti?.. chissà...


giovedì 22 maggio 2008

Prometto di indossare il casco

...Prometto di indossare il casco, prima di accendere il motore...

In questo post, ho raccolto alcune campagne di sensibilizzazione all'uso del casco. Alcune sono simpatiche. Altre possono dare fastidio, o fare impressione... comunque fanno capire che di testa ne abbiamo una sola. Salvaguardarla è facile e veloce.
Meglio usare caschi integrali che caschi jet.
Meglio usare caschi monocolore in fibra tricomposita che caschi sgargianti in policarbonato.
Sul casco, poi, non bisogna risparmiare, MAI.

Queste foto e video appartengono ad una campagna pubblicitaria vietnamese, sono molto forti, ma è necessario che lo siano. Solo avendo chiaro a cosa ci può portare la moto, possiamo capirne la pericolosità.

In ognuna delle 3 immagini sottostanti si ricorda che (nel solo Vietnam!):

"Ogni anno, più di 11000 persone muoiono sulle nostre strade, e più di 30000 vengono seriamente ferite. Questo significa lasciare migliaia di famiglie a mettere insieme i pezzi. Famiglie torturate dalla perdita di un caro, invalidate da un ammanco di apporto economico, o il bisogno improvviso di badare ad un parente con danni cerebrali permanenti.
La tristezza di questi casi è che il 40% di essi potevano essere prevenuti semplicemente indossando un casco."


Non indosserò il casco. mi fa sembrare stupido.



Non mi piace indossare il casco. mi rovina i capelli.


Non metto mai il casco, non è figo a vedersi.





Questa, invece, è una foto che ho fatto a Ginevra nel 2007. Lo spremiagrumi è decisamente esplicativo. La nostra testa è come una arancia, senza protezioni.

Mettete il casco. Oppure pregate.


Questa invece è una campagna spagnola assai cruda per l'utilizzo del casco integrale, anzichè il casco jet o la "scodella"( che non è nemmeno omologata... si rischia il sequestro del mezzo)
a 2:55 viene mostrato dove i casci integrali proteggono, rispetto ai caschi jet... tutta la faccia. Se vi impressionate a vedere il sangue nelle cadute degli skater, pensate che andavano molto piano... pensate a cosa succederebbe dopo una caduta di faccia, a solo 50 km/h...






Un altra campagna spagonola. simpatica... ma istruttiva!!!





Un altra campagna spagnola, breve ma intensa
il 95% di loro, non andava in mia compagnia






Ennesima campagna spagnola. Due ragazze in scooter.
Uno dei video che rende meglio l'ida.
Può dare fastidio.




Dedicato ad Enrico

Questo Blog vuole essere una raccolta di video, foto, testimonianze, riflessioni, sulla sicurezza stradale, in particolar modo delle moto. Nasce dalla consapevolezza che la categoria dei motociclisti è un gruppo di persone che ama la vita, ma che è soggetta a dei rischi enormi, basta pochissimo, infatti, a farsi male, a rimanere paraplegici o peggio tetraplegici, o venire a mancare.
Basta un inezia... del brecciolino, un animale che attraversa la strada, una freccia omessa, una luce di retromarcia bruciata nel buio, un parcheggio errato dietro ad una curva, una roccia, una mancata precedenza, una gomma troppo consumata.. o un milione di altre possibilità, e il sorriso naturale che si genera alla guida di due ruote, può spezzarsi.
.. guidare in moto è come giocare alla lotteria. se vinci non ti succede niente. le probabilità, sono le stesse...
Questa raccolta, vuole fungere da bacheca, che chiunque può consultare per riflettere. Chi sta pensando di prendere un scooter, dovrebbe pensarci molto.
Chi non ha mai guidato una moto e sta pensando di comprarsi l'ultima sportiva 1000, dovrebbe pensarci ancora di più.
Chi guida da anni e anni senza incidenti, e si sente ormai "esperto" dovrebbe guardarlo, perchè male non fa.
... e chi è già stato vittima di incidenti... perché non è mai troppo tardi per imparare.

Questo Blog è dedicato ad un ragazzo buono, un amico, un figlio, un motociclista, un angelo. La strada ce l'ha tolto tempo fa, ma il suo ricordo è ancora molto vivido. Ciao Enry! Proteggici, da lassù.

Leonardo.

in rete sono noto come :Catoblepa (su Daidegas, Triumphchepassione, Tingavert, ; e come Leov60 su Passione a Due Ruote Apuanianriders, Apriliav60,
R-series, Vtr-Italia ).. anche se su alcuni latito da un pezzo.

per consigli / lamentele / informazioni sul materiale del blog, mandate una mail a catoblepa82(at)yahoo.it (sostituite "at" con "@")

se potete, visitate l'associazione dedicata ad Enrico, è al 1000% senza fini di lucro.





Motociclisti, strana e meravigliosa gente, di Maxmoto e Icybiker

Ecco il testo che Icybiker ha scritto, pensando all'amico scomparso
Kappa24

Una volta, qualche anno fa, il papà di uno di noi
che ora non c'è più, il papà di un Angelo
con il #24 sul cupolino e nel cuore ci ha definiti così:
"...Mi aveva tanto parlato di voi,
ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato
più di tanto, ma essendo un gran "capoccione"
me li ha voluti far conoscere uno ad uno,
questi ragazzi da abbracciare e baciare come figli
propri, immersi in quelle loro tute di pelle,
con i loro caschi sgargianti, tutti veri DURI!
Gente che su strada non abbassa mai lo sguardo.
Ma provate ad alzare loro quelle visiere scure
da marziani e troverete occhi splendidi,
puliti, gonfi di quelle lacrime vere
in cui puoi annegare ed arrivare fino in fondi
alla loro anima per vedere com'è candida.
Provate poi a togliergli quelle tute
e troverete al loro interno dei bambinoni
innamorati della vita, dei week-end
a bistecche e salsicce, ma ancora tanto bisognosi
di un padre o di una madre che li prenda
per mano quando la sorte inizia a giocare duro".
Si dice che
ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri
insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli...
E' vero! Rappresentano quel dualismo
che rende questo modo di vivere così
denso di emozioni che a volte il cuore pare
voler saltar via dal petto
e mettersi a correre,
ad urlare.
Diavoli che girano quel polso
in maniera a volte così irrazionale e violenta
che lo skizzo di adrenalina ti arriva
diritto al cervello senza passare dal via,
lasciandoti i tremori per lunghissimi
interminabili minuti,
e angeli che portano il volto e la voce
di chi non è più con noi,
dei nostri affetti,
delle nostre paure ed esperienze
costruite sulle nostre ossa rotte.
Si, è vero, in moto si muore, capita...
può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male,
tanto male, ma quanta vita si trasforma
in ricordi bellissimi,
in attimi eterni,
in risate così fragorose da far tornare il sole
anche in una fredda e piovosa
giornata di novembre?
Parlate con ognuno di noi
e fatevi raccontare un giro,
un aneddoto,
una curva e perdetevi in quello sguardo
che comincia a scintillare,
nelle risate,
nel sorriso che, spontaneo,
stira gli angoli del viso e distende la fronte...
Parlate con ognuno di noi
e chiedetegli cosa sarebbe di lui
se un giorno dovesse rinunciare a questa passione
e preparatevi a sentire l'urlo del silenzio,
a vedere quello sguardo di bimbo
diventare lo sguardo di un marinaio
costretto a vivere a terra con il mare in vista
o di un pilota che guarda
il cielo ancorato a terra...

In moto si muore, è vero...
ma non esiste modo migliore per vivere
il tempo che ci è concesso...
E se ancora non lo avete capito...
beh, lasciate perdere, non lo capirete mai...

Ma se un domani,
andando al mare con la vostra famiglia
automobilisticamente corretta,
dovesse sopraggiungere uno di Noi
e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare
sbracciando come un pazzo,
rinunciate a capire anche lui...

Lui che nella sua incoscienza
vede in Noi quella scintilla
che voi non siete stati capaci di scorgere.
E se vedrete il Motociclista ricambiare il saluto...
beh, non c'è nulla di strano sapete?
Tra Angeli in terra ci si saluta sempre...

Ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda...

Motociclisti...strana, meravigliosa gente!

Felice di essere un Motociclista!!!

Musica: Giorni Dispari di Ludovico Einaudi




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