Consigli d'uso

Questo blog è diventato ormai relativamente lungo. Scorretelo in basso! Vale assolutamente la pena, vedere i post meno recenti, sono i più istruttivi. Sono i post il cui messaggio ha stimolato la realizzazione di questo blog. La consultazione è consigliata, dal basso, verso l'alto!
Vi ringrazio per il vostro tempo, e vi riavverto.. alcune immagini sono forti... ma, per loro natura, capaci di impedire alla vostra "vena" di chiudersi, e salvare una vita.


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martedì 17 marzo 2009

Ciao Bull!

Ciao Bulldog!



In ricordo di Alessandro Imeri, che ci ha lasciato da poco, a causa di un incidente motociclistico come tanti... ma Bulldog (questo il nome con cui è conosciuto in rete) non era uno dei tanti.

Stando a una prima ricostruzione dei fatti, Alessandro Imeri, 35 anni, originario di Arcene ma da poco trasferitosi a Ciserano, era diretto da Tavernola verso Lovere quando è andato a sbattere contro la fiancata di una Golf guidata da un trentaduenne di Sorisole e che proveniva dal senso opposto e stava svoltando a sinistra per entrare in una piazzola di sosta. L'impatto con l'auto ha fatto sbandare l'Aprilia che è finita contro una Panda condotta da un ventenne di Malonno che seguiva la Golf.

Bull era un appassionato vero dell' Aprilia, l'unica marca di moto che aveva mai avuto, e l'amava così tanto, da realizzare una colorazione personalizzata per la sua creatura... una colorazione così apprezzata da meritare una realizzazione in serie fatta da Noale, e la partecipazione al Bol D'or.
In ogni singola parola che Alessandro scriveva in rete, si vedeva trasudare tanta, tanta passione. Non era un saccente o una persona che si rendeva preziosa, ma era uno "di quelli buoni", e sarà per molti una perdita incolmabile.
Il mio rimpianto è di non averlo mai conosciuto di persona.

Ciao Bull! divertiti lassù!


Cronaca di un soccorso



Domenica 15 marzo 2009, in un giro in moto, con zavorrina, sono andato ad un ritrovo delle mie parti, presso la statua di Papa Giovanni XXIII, lungo la strada per il Passo del Vestito. Arrivato in prossimità della statua, mi segnalano di rallentare (e visto che già andavo piano... ho capito che qualcosa non andava). Nella curva a sinistra che segue la piazzola di ritrovo, un ragazzo di 35 anni a bordo di una Suzuki Gsxr aveva tamponato una Fiat Panda parcheggiata sulla destra, entro la riga bianca. La cosa strana dell'incidente è la quasi assenza si segni di frenata o di sfregamenteo della moto sull'asfalto.

La frenata era lunga circa mezzo metro, a 25/30 metri dalla moto, e i segni di caduta erano dalla riga bianca laterale della carreggiata in poi. Ancora più strano il fatto che la moto sia caduta sul lato destro, anche se la curva era a sinistra (pare suggerire un hi side). La panda è stata colpita dalla moto al centro del paraurti, e il ragazzo si è infilato tra la moto e il muro, che mostrava segni di contatto con la tuta.
L'abbigliamenti di sicurezza gli ha evitato molto, ma la panda, gli ha salvato la vita. Se non ci fosse stata la panda, lo attendeva l'inizio di un guard rail (oppure un palo, a scelta).
Indossava tuta completa, paraschiena e casco integrale di marca in fibra.
Il casco era crepato. Gli ha salvato la testa.
Nel giro di 15 minuti dall'incidente è arrivato l'elisoccorso e pochi minuti dopo anche l'ambulanza.
Fortunatamente due ragazzi presenti sul posto, prestano soccorso sulle ambulanze, e gli hanno prestato i primi soccorsi, (dopo che l'auto è stata spostata di peso, visto che il malcapitato ci era finito sotto), il mio kit medico è stato utile (sopratutto la coperta termica, visto lo stato di shock del centauro), e, nel giro di 10 minuti dall'arrivo dell'ambulanza, il ragazzo è stato caricato su una barella e poi portato in ospedale. Sul giornale di stamani si parlava di trauma toracico, ma non si sa di più, per il momento.

Questo ragazzo, deve la vita all'abbigliamento protettivo che ha svolto bene il suo lavoro, al soccorso tempestivo di volontari e professionisti, e... ad un auto che gli ha impedito di andare contro ad un guard rail, con gli esiti che si possono immaginare.



Ecco la la galleria completa delle foto : -->QUI<--- (Non c'è nessuna foto sopra le righe, tranquilli!)

Aumentare la sicurezza? Cosa si può fare?


Poco tempo fa, mi sono imbattuto in una discussione interessantissima riguardante la sicurezza sulle due ruote. Ecco riportato quel post così illuminato:


L'autore è Massimo Soldini, un socio dell' Associazione Motociclisti Incolumi.

il pezzo è tratto dalla 18° pagina del thread "Guardrail Assassini, Parliamone" nel forum FazerItalia.


" Le associazioni impegnate in merito esistono. Mi chiedo invece: esiste la coscienza del problema? esiste la volontà di prendere parte alla battaglia?
Bene, non è l'ssociazione x o y a doversi pubblicizzare su un forum ma il popolo del forum che, raggiunta coscienza e volontà di risolvere il problema, deve informarsi, affiancare chi già ha organizzato attività e raccolto informazioni o costituire, se lo ritenesse più proficuo, una propria "organizzazione".

Prendete coraggio a 4 mani, pagate telefonate di vostra tasca, scrivete a comune, polizia, carabinieri, prendete freddo andando in moto per poi tornare a casa con un nulla di fatto, con una giornata passata fuori da qualche ufficio attendendo inutilmente di essere ricevuti.
Prendete iniziativa, pagatevi una trasferta verso una delle fiere motociclistiche, fate volantinaggio, partecipate a motoraduni e mentre tutti, nella serata che li conclude , ballano, bevono, cantano, spendete fiato per fermare gente, presentare le attività della vostra associazione.
Sorbitevi i coattelli che si grattano le palle per scaramanzia mentre nel vostro giorno di ferie siete fuori ad una scuola, zainetto pieno di volantini, intenti nel convincere,parando di incidenti stradali, giovinastri viziati e presuntuosi come non mai.
Viaggiate di fortuna, fatevi ospitare, dormite sul divano di un vostro simile: tutto per essere presenti a questo o quell'avenimento, a migliaia di km da casa, solo per la passione della moto, solo per quell'amico che era in sella con voi e che ora non c'è più, solo per la voglia di vedere una buca tappata, un ferito salvato, un ferito di meno.
..potrei continuare per molto ancora con questo elenco di cose che in parte ho fatto, faccio e farò io in prima persona, che in parte vengono fatte costantemente da altri, come me, dell'Ami o di altre organizzazioni ; ma so per certo che non servirebbe un elenco più lungo e forse non serve nemmeno quello già fatto: molte di queste cose le avete fatte anche voi!
Provate a ri-farle, semplicemente a pensarci su, a parlarne a qualcun altro, fra un turno d pista e l'altro o magari durante una pausa di un giro in moto su per i colli.

Poi tornate qui, rileggete queste 19 pagine.
"Solo" questo vi chiedo , senza voler criticare, senza sentirmi migliore, ma solo in parte più navigato.

Grazie a tutti per l'attenzione e perdonate le frasi pungenti, scusatemi sul serio se vi siete sentiti offesi: vi assicuro, se l'ho fatto, l'ho fatto solo per pungervi sul vivo, per muovervi a salire sulla barca, la stessa mia barca su cui vi ho sempre considerato. "

Massimo Soldini
socio AMI(Associazione Motociclisti Incolumi)

giovedì 12 marzo 2009

Contro la velocità e le stragi del sabato sera


Questo video è un capolavoro.



Comincia e finisce con un monologo di Giorgio Panariello sulle stragi del sabato sera, poi passa a mostrare 8 minuti di foto e video di incidenti a volte mortali, e finisce con una frase di Giorgio Panariello.

Questo video merita di essere visto.



Montaggio RVM : Daniele Campagnolo (Youtube)

Non pensiate che se vi succede qualcosa, avete giocato male "solamente con la vostra vita". Potreste coinvolgere anche altri... o lasciare in pezzi le vostre famiglie.

Trappola mortale parte 3: Olio sul Passo del Bracco


Ebbene si. Dopo il
Primo e il Secondo episodio in Cisa, ora la malattia mentale del gettare l'olio su strada si è allargata al Passo del Bracco.

Vi copio incollo quanto scritto da Peo, sul forum dei "Pazzi del Bracco"

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Messaggio sul forum "Pazzi del Bracco" da Peo


Ieri (DOmenica 8-03-09) sono andato dopo pranzo a prendere un caffè in compagnia al tagliamento sapendo di incontrare Hannibal con la Chicca e c.

A parte che ho saputo che in mattinata era scoppiata una guerra con il solito abitante del posto incarognito con i motociclisti,
Al calar del sole decido di tornare a casa per evitare di congelarmi durante il ritorno,prendo la moto e torno verso valle da solo..................qui succede quello che spero sia solo frutto della mia fantasia(ma purtroppo ho la quasi certezza)
...per mia fortuna procedevo ad una velocità più che moderata quando in una delle prime curve(A SINISTRA) nel bosco ho notato dell'olio sparso per tutta la curva complici anche le auto che passando hanno aumentato l'ampiezza della macchia...anche la curva dopo(A DESTRA)era sporca(IL TUTTO SEMBRAVA MOOOOLO CHIARAMENTE VERSATO CON UNA BOTTIGLIA)..apriti cielo!


Torna subito indietro per segnalare e cerco di chiamare Hannibal perchè avvisasse gli altri del pericolo(IO NON HO I NUMERI)per fortuna stava rientrando anche lui in macchina e si ferma chiama intanto i carabinieri, mentre segnalo, che mandino qualcuno a pulire la strada...insomma riusciamo a "salvare" da caduta certa visto che si scivolava anche a piedi...

RINGRAZIO CHI ha voluto che io partissi prima che andassi piano e che mi accorgessi in tempo dell'olio....ma dopo avervi detto ciò e non so ma forse oltre una denucia verso ignoti dovrei scrivere questo in altri siti visto che qui ci siamo pochi...mi chiedo...PORCA DI QUELLA @@@TTANA SUCIDA LURIDA!!!!!ATTENZIONE RAGAZZI!!!!!POTREBBE AGGIRARSI UN ASSASSINO BASTARDO CHE VUOLE UCCIDERE...E NON SCHERZO!!!



LINK
<----- al thread sul forum dei Pazzi del bracco
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Dato che ho già visto un comportamento del genere altrove, purtroppo credo a quello che leggo.. State attenti. Sul Bracco non basta accendere il cervello per non far chiudere la famosa vena, bisogna anche avere mille occhi, per evitare i pericoli creati da una mente malata.

State attenti, e cercate di non fare arrabbiare gli abitanti. Alcuni sono pazzi.

indice e medio a V,
Leonardo