La settimana scorsa su un social network, ho letto queste parole riportate la Massimo, conosciuto in rete con il nick di MaxMoto, già coautore del video "Motociclisti, strana e meravigliosa gente"
Le riporto in versione integrale:
Riporto un post scritto da una amica motociclista su un forum, ed a titolo di Privacy, lascio anonimo tutto per il momento, perchè è sufficiente ciò che viene riportato per dimostrare che i sistemi di sicurezza, ed in questo caso abbigliamento ed accessori in moto, sono importanti anche se possono sembrare banali o eccessivi.
Ecco quanto ciò che è accaduto:
"Riesco a malapena a scrivere... Lo scorso venerdi sera un mio collega ha avuto un incidente in moto. Nel traffico caotico di Firenze un'auto lo ha urtato. ***** ha fatto un volo ed è caduto in terra. Il suo Monster ha solo qualche graffio. Ma lui....ha preso un brutto colpo alla colonna vertebrale. Un colpo che ha fatto fuoriuscire e rientrare un pezzo di midollo. Adesso lui é in ospedale in terapia intensiva...paralizzato dalla vita in giù. I medici che lo hanno operato d'urgenza non vogliono dare speranze. Dicono che non camminerà mai più. Questa cosa mi sconvolge. Quella sera maledetta dovevo anche io uscire in moto. Mi sarei trovata anch'io sul lungarno. Ma ho chiamato l'amica che stavo per andare a prendere e le ho detto che sarei uscita in auto: mi scocciava mettere le protezioni. Era stata una giornata pesante. Ero stanca. Volevo stare comoda. Lei, che invece già pregustava l'uscita in moto, mi dice 'suvvia che cosa vuoi che capiti! Siamo in città, mica in autostrada!'. Inutile dire che ho passato mezz'ora a spiegarle che si muore anche a 30km/h, che la città è piena di insidie, soprattutto Firenze, dove tanti che si mettono al volante sono turisti e, non conoscendo le strade, cambiano direzione repentinamente. Non ho neanche finito di dire queste cose...e guarda che cosa è successo! Non faccio che pensare 'se solo ***** avesse avuto il paraschiena!' "
Il Paraschiena... Ancora un oggetto incompreso o sconosciuto.
L'omologazione per i paraschiena da moto è 1621- 2 (si riferisce proprio per le protezioni che interessano la colonna vertebrale).
Ecco alcune documentazioni sui modelli, omologazione e funzionalità:
http://www.motor-bike.it/news/352-perche-il-paraschiena
http://cesenabikers.blogspot.com/2009/02/il-paraschiena.html
Nella storia del motociclismo fu Barry Sheene a chiedere il paraschiena, che provò a creare lui stesso con una serie di visiere casco assemblate in modo tale da attutire gli urti durante le cadute: http://it.wikipedia.org/wiki/Barry_Sheene
Non mi resta che fare un augurio a quest'Uomo confidando in un miracolo, e raccomandare chiunque giri su un due ruote, di mettere da una parte il senso estetico e la comodità a tutti i costi ma di mettere noi stessi in primis in sicurezza...
Le riporto in versione integrale:
Riporto un post scritto da una amica motociclista su un forum, ed a titolo di Privacy, lascio anonimo tutto per il momento, perchè è sufficiente ciò che viene riportato per dimostrare che i sistemi di sicurezza, ed in questo caso abbigliamento ed accessori in moto, sono importanti anche se possono sembrare banali o eccessivi.
Ecco quanto ciò che è accaduto:
"Riesco a malapena a scrivere... Lo scorso venerdi sera un mio collega ha avuto un incidente in moto. Nel traffico caotico di Firenze un'auto lo ha urtato. ***** ha fatto un volo ed è caduto in terra. Il suo Monster ha solo qualche graffio. Ma lui....ha preso un brutto colpo alla colonna vertebrale. Un colpo che ha fatto fuoriuscire e rientrare un pezzo di midollo. Adesso lui é in ospedale in terapia intensiva...paralizzato dalla vita in giù. I medici che lo hanno operato d'urgenza non vogliono dare speranze. Dicono che non camminerà mai più. Questa cosa mi sconvolge. Quella sera maledetta dovevo anche io uscire in moto. Mi sarei trovata anch'io sul lungarno. Ma ho chiamato l'amica che stavo per andare a prendere e le ho detto che sarei uscita in auto: mi scocciava mettere le protezioni. Era stata una giornata pesante. Ero stanca. Volevo stare comoda. Lei, che invece già pregustava l'uscita in moto, mi dice 'suvvia che cosa vuoi che capiti! Siamo in città, mica in autostrada!'. Inutile dire che ho passato mezz'ora a spiegarle che si muore anche a 30km/h, che la città è piena di insidie, soprattutto Firenze, dove tanti che si mettono al volante sono turisti e, non conoscendo le strade, cambiano direzione repentinamente. Non ho neanche finito di dire queste cose...e guarda che cosa è successo! Non faccio che pensare 'se solo ***** avesse avuto il paraschiena!' "
Il Paraschiena... Ancora un oggetto incompreso o sconosciuto.
L'omologazione per i paraschiena da moto è 1621- 2 (si riferisce proprio per le protezioni che interessano la colonna vertebrale).
Ecco alcune documentazioni sui modelli, omologazione e funzionalità:
http://www.motor-bike.it/n
http://cesenabikers.blogsp
Nella storia del motociclismo fu Barry Sheene a chiedere il paraschiena, che provò a creare lui stesso con una serie di visiere casco assemblate in modo tale da attutire gli urti durante le cadute: http://it.wikipedia.org/wi
Non mi resta che fare un augurio a quest'Uomo confidando in un miracolo, e raccomandare chiunque giri su un due ruote, di mettere da una parte il senso estetico e la comodità a tutti i costi ma di mettere noi stessi in primis in sicurezza...
Massimo aka Maxmoto
Un ringraziamento a Massimo per aver chiesto il permesso di pubblicare questa storia all'autrice. La mia speranza è che possa fare riflettere su quanto un indumento fastidioso da indossare come il paraschiena, possa salvarci la vita, così come la conosciamo.
Non posso che accodarmi alle speranze di Massimo.
Tieni duro fratello.
Leonardo.
Tieni duro fratello.
Leonardo.
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